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IL CALCIO A NICOSIA
La storia del calcio a nicosia inizia nel secondo dopoguerra, grazie all'impiego di Stefano La Motta.
Stefano La Motta
Sportivo, nato il 2 ottobre 1920 e morto a Priolo (Siracusa) il primo aprile 1951.
Della famiglia dei baroni di Salinella, a vent'anni partecipa con l'amico Raimondo Lanza di Trabia alla Mille Miglia del 1940 che parte da Brescia, ma la Bmw di proprietà di Trabia si ferma dopo 457 km di corsa. Ripete l’esperienza nel 1948 con l’amico Dusio a bordo di una Cisitalia, ma anche qui i due siciliani devono rinunciare dopo 100 km per noie meccaniche.
Il 3 aprile del 1948 La Motta, insieme ad un gruppo di amici, fa rivivere ai siciliani l'emozionante e spettacolare Targa Florio, sospesa nel 1940 per la guerra: diventa protagonista di diverse edizioni della corsa e ha il terzo posto con la Ferrari 166 al Giro di Sicilia del 1950.
La Motta è stato anche presidente del “Palermo Calcio”, con lui i rosanero furono in serie A nella stagione 1947-48.
Il Barone era impegnato in Politica quale esponente del Partito di Finocchiaro Aprile
Egli, fin da giovane dimostro' quei caratteri , che nel corso degli annni lo avrebbero contradistinto dagli altri, i suoi interessi svariavano in molteplici attivita'. Nel calcio, era presidente del Palermo calcio, riesce nella stagione sportiva 1947/1948 nel traguardo della serie A, il Campo di Calcio de “La Favorita” oggi “Renzo Barbera” fu fondato da lui stesso. Fu La Motta (barone nicosiano) ad importare il calcio a Nicosia nel 47',allesti' un campetto in contrada S.Giovanni e vi trasferì alcuni elementi/riserve di quel Palermo di cui era presidente, tra i nomi spiccavano Fazio, Testa, Pitre', e Lullo divenuto in seguito una delle piu' note personalita' calcistiche nicosiane. La prematura scomparsa di La Motta prima (1951) ed in seguito del suo successore Battiato, chiudevano la prima epoca del calcio locale.
ECCO QUALCHE PIAZZAMENTO... PRIMA DIVISIONE 1950/51
40 RIPOSTO 38 MODICA 35 RAGUSA 34 NISCEMI 34 ADRANO 32 IBLA PATERNO' 29 PLUTIA (Piazza Armerina) 28 CANICATTINI 21 TAORMINA 18 SALS VILLAFRANCA 17 GOLIARDICA CARLENTINI 15 NICOSIA 13 TERMINI 7 SANCATALDESE
PRIMA DIVISIONE 1951-52 Ragusa 42 Scicli 40 Plutia 40 Nicosia 36 Adrano 31 Caltagirone 28 Canicattini 27 Leonzio 27 Vittoria 26 Sancataldese 24 Ibla 16 Carlentini 15 Valguarnera 8 Belpasso (-1) 0
PROMOZIONE 1952/53
1.GELA 42 2.CALTAGIRONE 42 3.SCICLI 39 4.MODICA 38 5.NOTINESE 37 6.MILAZZO 34 7.PLUTIA 34 8.RAGUSA 34 9.CASTELVETRANO 32 10.MAZARA 28 11.CANICATTI' 28 12.AUGUSTA 27 13.Riposto 20 14.Nicosia 22 15.Adrano 18(-1p. penal.) 16.Sciacca 4
il torneo delle Madonie
Negli anni'50 l'attivita' rifioriva, con la partecipazione al torneo delle Madonie, competizione durissima assimilabile al CND(interregionale/serie D) di oggi.
Con l’arrivo dell’estate tutti gli sportivi madoniti e non solo aspettavano con trepidazione l’appuntamento sportivo più atteso dell’anno ovvero il Torneo delle Madonie di calcio, un appuntamento che è durato circa 33 anni e che poi per svariati motivi e finito. Ma i ricordi (e sono tanti ) per fortuna restano. E’ proprio con i ricordi dei protagonisti di allora vogliamo farvi rivivere quei meravigliosi anni
Il Torneo delle Madonie nacque nel 1950 con la denominazione di Coppa calcistica delle Madonie ed ebbe più d´un padre. A Petralia Sottana, che a quell´epoca era considerata la capitale delle Madonie, il 16 luglio del 1950 si riunirono il cavalier Giuseppe Agnello, presidente del comitato regionale della Lega giovanile, Michele Barberi della Vis Bompietro, Salvatore Di Bella del Polizzi Generosa; Carmelo Dino del Petralia Sottana, il dottor Ugo Ferrara del Raimondi Gangi, Pietro Lio del Castellana Sicula, l´avvocato Enzo Merendino, presidente dello stesso Castellana Sicula, ed il commendatore Orazio Siino, presidente della Lega regionale sicula. Fu la Vis Bompietro ad aggiudicarsi la prima edizione del torneo che si disputò su appezzamenti di terreno adibiti a campi di calcio, privi di recinzione, ma che richiamò subito grandi folle, più che mai desiderose di attrazioni post-belliche. Inutile sottolineare le difficoltà legate alle trasferte, poiché le vie di collegamento - sebbene le distanze fossero piuttosto brevi tra un comune e l´altro - erano praticamente inesistenti. Il che costringeva i giocatori delle varie squadre a trasferimenti in sella ai muli o con mezzi di fortuna. Era nelle intenzioni degli organizzatori creare un lungo elenco di derby ad altissima tensione, fra paesi che erano racchiusi nel raggio di una sessantina di chilometri. Un altro obiettivo era costituito dal fatto che, durante la stagione invernale, in alcuni centri, era impossibile giocare al calcio per il clima rigido ed i campi inadatti ad assorbire grandi quantità di pioggia e neve. Tanto per fare un esempio, solo verso la fine degli anni Settanta, il terreno di Petralia Sottana venne dotato di un sistema di drenaggio.
Indimenticabile quello che accade nel 1957: a Nicosia l’arbitro fischiò la fine della partita proprio mentre un giocatore di casa stava per scoccare il tiro che avrebbe provocato la rete del pareggio; il giudice di gara annullò, scatenando l’ira della tifoseria locale. L’auto dell’arbitro ebbe un amaro destino, ma successivamente l’episodio divenne tragicomico, poiché l’arbitro proveniente da Nicosia fu costretto a raccogliere per strada altri tre giovani colleghi con le ossa rotte perché reduci da turbolente esibizioni sui campi di Petralia Sottana, Caltavuturo e Gangi. I quattro “fischietti” si chiamavano Sconzo, Piana, Monforte e La Monica.
Solo a partire dall´edizione del 1978, vinta dalla Stella Azzurra di Cefalù, il torneo venne suddiviso in due gironi all´italiana, con una serie "Eccellenza" ed un raggruppamento normale con promozioni nella categoria superiore; fino ad allora le squadre si erano sempre affrontate fra di loro in unico girone
E' sempre rimasta invariata, invece, la formula secondo la quale le squadre dovevano essere composte da giocatori nati o residenti nel comune di appartenenza della squadra, con limitate intromissioni di elementi tesserati per conto di società partecipanti a campionati federali o comunque di "stranieri". Nella riedizione del Torneo delle Madonie, tuttavia, la formula dei tesseramenti sarà modificata: sulle Madonie sono infatti nate numerose società scritte ai campionati federali pertanto non è facile trovare calciatori svincolati come avveniva negli anni scorsi. Non a caso, la manifestazione estiva venne soppressa dalla Lega sicula in seguito alla scarsa disponibilità da parte di alcuni centri di mettere a disposizione giocatori non tesserati, visto che Gangi e C.S. Madonie si affacciavano sulla ribalta del calcio dilettantistico siciliano. La prima delle due squadre, al termine della stagione 1990/91, riusciva addirittura a sfiorare la promozione in Serie C/2, dopo avere primeggiato nel girone siculo dell’allora Interregionale, Il Gangi, però, veniva battuto nello spareggio per la promozione dal Matera allenato da Pasquino.
CAMPANILE D’ALTA MONTAGNA - Era nelle intenzioni degli organizzatori creare un lungo elenco di derby ad altissima tensione, fra paesi che erano racchiusi nel raggio di una sessantina di chilometri. Un altro obiettivo era costituito dal fatto che, durante la stagione invernale, in alcuni centri, era impossibile giocare al calcio per il clima rigido ed i campi inadatti ad assorbire grandi quantità di pioggia e neve. Tanto per fare un esempio, solo verso la fine degli anni Settanta, il terreno di Petralia Sottana venne dotato di un sistema di drenaggio.
Nel 1982 il Torneo delle Madonie veniva soppresso dalla Lega sicula in seguito alla scarsa disponibilità da parte di alcuni centri di mettere a disposizione giocatori locali.
L´ALBO D´ORO - Il record di vittorie spetta al Bompietro che è riuscito a conquistare ben otto tornei. Ecco, comunque, il dettaglio: 1950 Vis Bompietro; 1951 Castellana Sicula; 1952 Vis Bompietro; 1953 Vis Bompietro; 1954 Intrepida Campofelice di Roccella; 1955 Alimena; 1956 Raimondi Gangi; 1957 Polizzi Generosa; 1958 Castelbuonese; 1959 Castelbuonese; 1960 Vis Bompietro; 1961 Vis Bompietro; 1962 Campofelice di Roccella; 1963 Acli Cefalù; 1964 Cartagine Caccamo; 1965 Italia Bompietro; 1966 Italia Bompietro; 1967 Italia Bompietro; 1968 Ferrovieri Cefalù; 1969 Caltavuturo; 1970 Collesano; 1971 Collesano; 1972 Collesano; 1973 Campofelice di Roccella; 1974 Collesano; 1975 Aurora Rossa Campofelice di Roccella; 1976 Alia; 1977 Stella Azzurra Cefalù; 1978 Stella Azzurra Cefalù; 1979 Cerda: 1980 Cerda; 1981 A.S. Petralia Sottana; 1982 Raimondi Gangi.
E' dei primi anni '60 l'attivita' della Fiamma Nicosia, che partecipa con discreti risultati al campionato si prima catgoria regionale, i giocatori sono costretti ad improvvisarsi anche magazzinieri, segnare il campo prima della partita, autotassarsi per effettuare le trasferte
Foto della Fiamma Nicosia, formazione del 1963 in piedi da sinistra: Lo Grasso, festanio, Falco, Greco, Ferro, Tangorra, Pizzino, Bottari, Li Volsi, Giangrasso, Di Stefano, Composto; Fiscella, di Salvo. seduti:Runcio, Amoruso, Buttafuoco, Scalisi, Avella, Puglisi
U.S.Nicosia
Colori sociali:bianco-rossi Rivalità storiche: Leonfortese; rivalita': s.sebastiano, pro favara Amicizie: nessuna Gemellaggi: nussuno L’anno della fondazione risale al 1966 Finalmente, nel 1966 nasce L'Unione sportiva, presieduta inizialemte da Nicolo' Messina prima della lunga reggenza di Sabella che vola in due stagioni dalla terza alla prima categoria tra il 66 e 68
foto della formazione del 1968dell'U.S.Nicosia in piedi da sinistra: Avella, Macaluso, Festanio F., Festanio S., Sabella(presidente), Di Stefano, Pizzino accosciati: Lullo, Giangrasso, Buttafuoco, Scalisi, Avella, Puglisi
Festanio S. ha contribuito in modo determinante con le sue realizzazioni (capocannoniere nel '68 con 12 reti) ai successi dell'U.S.Nicosia, fino al 1974, quando ha indossato per l'ultima volta la maglia biancorossa
un pezzo di storia...
Gli anni 71-72,
formazione in quel di Leonforte
spettacolare parata di Sfienti(nicosia)
parata di Sfienti(nicosia) su Ferrigno(Leonfortese)
72-73,74-75,75-76 sono gli anni della 1^ categoria ma i piazzamenti sono deludenti: 12°, 14°, 9° e 11° ad esclusione della stagione 73-74 con un 5° posto,
foto della formazione del 1973-74 dell'U.S.Nicosia in piedi da sinistra:Martelli, Festanio S., Mammano, Buttafuoco, Pugliese, La Iacona, Lullo (Allenatore), Curto Pelle accosciati:Alba (mass.), Parisi, Proetto, cerati, runcio, Cigno, Scardino, Restivo
retrocediamo in seconda categoria nella stagione 76-77 dominata dalla sancataldese calcio. Viviamo diversi anni di buio in seconda categoria tra il 77/78-78/79-79/80.
Gli anni 80 sono quelli della svolta per il calcio nicosiano, giunge l'imprenditore Felice D'Amico,chi con pochi ma valenti collaboratori C.Angilello e M.Caallaro ed ingenti disponibilita' economiche esalta la tifoseria con la promozione dalla seconda categoria nella stagione 1979/1980; nella stagione 1980-81 il nicosia e’ ritornato in 1^ categoria piazzandosi al 7°posto, nell’81-82 che acquista diversi giocatori catanesi piazzandoci al 1°posto del girone B con un record!!!! 51 punti si 60, ottenendo oltre ad una storica promozione nella piu’ importante categoria di calcio regionale: la promozione, otteniamo la coppa disciplina, semifinale di coppa sicilia e la vittoria nel campionato provinciale allievi e terzo posto a livello regionale, .
p.s. non esiste l'eccellenza,chi vince il campionato di promozione va in interregionale, fino alla stagione 1991-92 la promozione era la categoria regionale più importante. pensate che ci sono solo due gironi di promozione comparati agli attuali sei ( 2 di eccellenza e 4 di promozione). altri tempi..............
Curiosità: si racconta in occasione di leonfortese-nicosia 80-81 che i leonfortesi per non farci vincere al Nino Carosia otturarono con delle buste i tubi di drenaggio del campo sportivo, facendolo allagare, l’arbitro fu costretto a sospendere l’incontro, sarà vero???
per la stagione 82-83 il nicosia ottiene la salvezza piazzandosi al 10° posto andando a giocare a castelvetrano contro la FOLGORE, a sciacca con il/la PRO SCIACCA, a RAVANUSA, a MONREALE, contro i CANTIERI PALERMO, a Ribera, contro la PARTINICAUDACE, contro la TERMITANA, a Campofranco, contro la termitana, a canicattì, a piazza armerina, contro l’empodeclina, a castelbuono.
Nell’82-83 D'Amico è costretto a mollare nelle stagioni 83-84 e 84-85 sono gli anni della disfatta nell’83-84 retrocediamo dalla promozione in prima categoria piazzandoci ultimi in classifica insieme a campofranco e canicattì,
nell’84-85 giochiamo in prima categoria insieme alle ennesi:Barrese, Leonfortese, Branciforti (leonforte), alla fine del campionato la leonfortese guida il gruppetto posizionandosi in terza posizione mentre al 4°posto si posiziona la brancifori, privata degli elementi migliori Savoca e Licata, segue la Barrese, forte di atleti come Terranova, Torregrossa, Nicosia e Ferrigno, che pero' non porteranno la barrese piu' lontano del 6° posto, il Nicosia è all'ultima spiaggia che, pur avendo fermato nel derby la leonfortese, ad una giornata dalla fine è relegata al penultimo posto, nonostante la buona volonta' di Gullotta e compagni.Tra la penultima e l'ultima giornata il nicosia ha la possibilità di salvarsi infatti deve recuperare un incontro ma ibiancorossi perdono in casa per due a uno contro le aquile; l'ultima giornata vede impegnata la Barrese con il nicosia e la leonfortese con la branciforti, le due leonfortesi, a loro volta, daranno vita ad una ennesima stracittadina che, si spera, possa essere intesa da tutti una festa del calcio locale, ci piazziamo all'ultimo posto e retrocediamo in seconda categoria insieme a campofranco e canicattì.
le stagioni 85-86 86-87 87-88 sono gli anni delle improvvisazioni in seconda categoria.
Nella stagione 88-89 ritorniamo in Prima categoria, nell’89-90 ci piazziamo secondi a pari punti con la barrese dietro allo storico Pro Favara, quell’anno c’e’ da ricordarsi che il pro favara vinse il campionato ma quando venne a nicosia nel girone di andata perse 1 a 0 scatenando l’ira dei favaresi contro i nicosiani, si racconta che i nicosiani aspettarono la fine della partita, uscendo qualche minuto prima del triplice fischio ed utilizzarono delle "tavole" con cui si stava costruendo un ponteggio, in quella occasione si scateno’ la piu’ pesante rissa che i nicosiani ricordino.
Tra 90-91, 91-92 e 92-93 non otteniamo buoni risultati
Nella stagione 91-92, la solita crisi e il gruppo capitanato dall'imprenditore A.Calabrese salva la societa' dallo sbando;
fonte L'ECO DEI MONTI, Ott-Nov 1991:è ricominciata da circa due mesi l'avventura dell'U.S.Nicosia nel campionato di prima categoria di calcio. La squadra biancorossa dopo l'esaltante periodo avuto all'inizio degli anni '80 si ritrova in una fase di stanca, nella stasi di un campionato dal livello sempre piu'basso e che sicuramente sta troppo stretto ad una città come Nicosia ricca di potenzialità umane, atletiche ed anche economiche. sono finiti i tempi dell'improvvisazione, anche in prima categoria è fondamentale una solida base dirigenziale per la creazione di un vivaio ampio e qualificato. così dopo anni di vero oscurantismo calcistico e di soldi buttati al vento, questo messaggio è stato recepito e si sono mosse le acque stagnanti. I mesi estivi non facevano presagire niente di buono se non la chiusura totale, solo quindici giorni prima dell'inizio del campionato qualcosa si è mosso e la società è stata rilevata dal commerciante Enzo Mancuso. La dirigenza si è integrata con G. Gullotta e G.Lo faro e sono subentrati nuove figure: Nunzio Lullo (in qualità di d.s.), P. Buttafuoco e M. Scardino (come allenatori di allievi e giovanissimi) e Nino Panatteri in qualità di allenaotre/giocatore. il campionato è partito con qualche difficoltà dovute alla mancanza di preparazione pre-campionato, alla scopertura di alcuni ruoli, all'inesperienza di alcuni giovani locali. poi sono arrivati i riforzi, Sottile e Leonforte, sono rientrati Cittadino e Cacciato e alla fine del campionato la campagine biancorossa si tirera' fuori dalla zona retrocessione salvandosi e disputando un campinato di contropiede facendo piu'vittorie fuori casa che allo "Stefano La Motta" in casa.
Nel 92-93 solo lo spareggio vinto contro il petralia per 3 a 0 non ci condanna alla seconda categoria.
Nell’anno 93-94 ad una giornata dalla fine del campionato di prima categoria l'U.S. Nicosia è ormai matematicamente sicuro, con i suoi 8 punti di vantaggio sulle seconde classificate del girone E, di essere tra le forrmazioni che effettueranno il salto di categoria. storica vittoria contro la leonfortese per 1 a 0 con la rete di pirello, e otteniamo 15 risultati utili conseguiti in casa, complimenti biancorossi, così si intitola la prima pagina del mensile MAGNANA E DINTORNI
GIORNO INDIMENTICABILE, VOLIAMO IN PROMOZIONE!!!! E LA LEONFORTESE!??!?! OVVIO IN PRIMA CATEGORIA....
Il presidente La Blunda nella stagione 94-95 porta a nicosia molti giocatori importanti arriva il nisseno pollara, ritorna dal Milazzo Nicola bevacqua, al centro della difesa il messinese Fazio, il terzino gangitano Salerno a centrocampo si alternano Seminara, Randazzo, Burrafatto, Antonio Mocciaro e il petralese Zafonte e il portiere Cacciato. Anche quell’anno viene giocato a grandi livelli, veniamo inseriti nel girone del catanese, siracusano e agrigentino, otteniamo 15 risultati utili conseguiti in casa sconfiggiamo il belpasso 2 a 1 reti di Bevacqua e Pollara su cross di Burrafatto, quest’ultima rete segnata di mano al ritorno non regna il far-play, Zafonte colpisce con una testata un giocatore belpassese lasciando la squadra in inferiorita’ numerica e perdendo 5 a 1, indimenticabile nicosia-aquila puntese 1 a 0 con una rete da centrocampo che fa esplodere i 500 tifosi dello Stefano La Motta di Nicosia. Furono decisive le sconfitte a Bronte e Randazzo per uno a zero e il pareggio ad adrano contro l’adranitana a non portarci in eccellenza. La classifica finale di promozione, non esistono i play-off 1. BELPASSO 46 2. NICOSIA 45 3. AQUILA PUNTESE 44
L’anno 95-96 vuole essere l’anno della promozione in eccellenza ma veniamo inseriti con lo scordia allenato da De Cento il vice allenatore di Zeman ai tempi del Licata e il Siracusa Marcozzi radiato dal calcio professionistico nella stagione 93-94 e ripartito dalla prima categoria nel 94-95. La forza dello scordia in quella stagione erano i 50 tifosi a seguito della squadra in tutta la Sicilia. Nicosia-scordia termino’ sul risultato di 2 a 2 con il forte fantasista Vitellino, nicosia-siracusa mar. 3-1, troina-nicosia 1-3 con a seguito 200 nicosiani quelle sfide ricordo gli scontri in campo tra pagano (troina) che negli anni avvenire arrivera’ a giocare nel calcio professionistico con il paterno’ in C2, nicosia-avola 1-1, s.sebastiano-nicosia 2-1 ricorda l’inizo delle rivalita’ che tra le due tifoserie ennesi, il leonfortese La Ferrera al raddoppio ando’ a richiamare con gesti irriguardosi i tifosi nicosiani accorsi numerosi a calascibetta, scatenando la loro ira. Al ritorno il leonfortese ebbe una calorosa accoglienza, al rush finale un pareggio in casa e la sconfitta fuori casa a Siracusa per 2 a 0 ci condanna all’ennesima delusione. La classifica finale di promozione 1. SCORDIA 67 2. MARCOZZI SIRACUSA 65 3. NICOSIA 62 Quell’anno il Siracusa venne ripescato anche per il trascorso calcistico. Otteniamo 15 risultati utili consecuiti in casa.
DA SINISTRA IN PIEDI: Vaccarella Damiano, Cacciato Salvatore, Pagaria Sandro, Millili Davide, Frittita Maurizio, Bevacqua Nicolo', Cannarozzo Giuseppe (allenatore) IN BASSO DA SINISTRA: Fazio Antonino, Manca Marcello, Burrafato Rosario, Pollara Natale, testa Domenico
Nell’anno 96-97 il nicosia viene allenato da Musumeci indimenticabile nicosia-s.sebastiano 3-2, in vantaggio il nicosia, uno-due della s.sebastiano, entra in campo l’allenatore musumesi realizza la seconda rete nicosiana con una spettacolare semi-rovesciata e alla seconda rete dell’allenatore esplode lo Stefano La Motta di nicosia. Nicosia-agrigento 1-0 Classifica finale di promozione 1. AGRIGENTO 68 2. ACATE 62 3. CASTEL TERMINI 54 4. NICOSIA 46 Otteniamo 15 risultati utili consecuiti in casa.
foto formazione 1996 in alto da sinistra: Vaccarella, Raffaele, Fiducia, Cacciato, A.Mocciaro, scarlata, Castelli, P.Mocciaro, intili,Lo Faro, Vitale, Testa, La Blunda (presidente) accosciati: Cacciato M.,Russino, Burrafatto, Lo Presti, Salerno, Musumeci (allenatore)
Anno 97-98 il nicosia perde una partita casalinga dopo circa 65 risultati utili. Nicosia-casteltermini 0-1 Nicosia-caltanisetta0-0, nicosia-campobello 4-2, nicosia-nuovo licata 1-4 Il nicosia acquista il centrocampista Michele Intili capace di segnare su calcio piazzato anche da trenta metri, il rigorista pietro Mocciaro e’ l’uomo piu’ importante di questa squadra.
Classifica finale 1. NUOVO LICATA 66 2. AKRAGAS 64 3. ARAGONA 54 4. CAMPOBELLO DI LICATA 52 5. NICOSIA 51 Il licata festeggio’ la promozione a nicosia nell’ultima giornata di campionato.
Anno 98-99 1. ARAGONA 61 2. COMISO 60 3. CAMPOBELLO DI LICATA 57 4. AKRAGAS 52 5. NICOSIA 51
Anno 99-2000 Introduzione dei play-off Spareggio play-off a nuccio contro l’enna perso ai calci di rigore
2000-2001
11°Piazza Armerina 36 12°Campobello di Licata 32 13°Niscemi 29 14°Nicosia 28 15°Acate 25 16°Caccamo 25 L’uomo in piu’ e’ un certo Ignazio Panatteri che gli scorsi anni ha giocato nel calcio professionistico fino in serie B con la Pistoiese e Atletico Catania.
Gli anni 2000 sono caratterizzati da un declino del calcio nicosiano, tra la stagione 2001-2002 e la 2003-2004 il nicosia retrocede dalla promozione alla seconda categoria. 2001-2002: Il nicosia si fonde con la seconda squadra di nicosia, l’erbita il presidente diviene Bettino, retrocediamo dopo i play-out persi contro l’aragona per 4 a 0, nella stagione 2002-2003 dalla prima categoria retrocediamo in seconda categoria, nella stagione 2003-2004 arriviamo terzi nel nostro girone, facciamo lo spareggio per salire in prima categoria contro il carlentini a catenanuova, perdiamo ai calci di rigore 5-3, veniamo ripescati in prima per la stagione 2004-2005 ma e’ solo un illusione poiche’ ci classifichiamo ultimi e retrocediamo nuovamente in seconda categoria.
la stagione 2005-2006 ci vede protagonisti insieme all’inessa, squadra della cittadina di S.Maria di Licodia che alla fine del campionato ci supera di soli due punti. Curiosità: durante l’incotro nicosia-s.sebastiano l’albitro concede un calcio di rigore, il portiere giallo-nero Scopazzo (ex nicosia) picchia ripetutamente l’arbitro, uscendo rivolge gesti poco gradevoli al pubblico nicosiano alzando il dito medio e scatenando cori poco simpatici. IL COMUNICATO UFFICIALE N°175 DEL 20 GENNAIO 2006 PREVEDE IL CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE DA U.S.NICOSIA A U.S.D.NICOSIA nel mese di maggio siamo chiamati a battere il libertas cerami mentre L’atletico Pedara perde con la s.sebastiano, la finale e’ tra nicosia e s.sebastiano, circa 300 nicosiani con una coreografia spettacolare omaggiano la propria squadra sul neutro di gangi, risultato finale nicosia-s.sebastiano 3-1 le reti di Alone,Ridolfo,Bonfiglio. Dai media l’incontro viene definito a rischio incidenti, ci sono diverse forze dell’ordine, durante l’incontro il portiere della s.sebastiano stende in area di rigore un attaccante biancorosso, l’arbitro concede il calcio di rigore ed espelle il portiere, quest’ultimo mentre raggiunge gli spogliatoi si sfila un guanto e proprio come scopazzo alza il dito medio scatenando mezza rissa tra i tifosi nicosiani che lo vogliono picchiare e quelli della seba, intervengono le forze dell’ordine, Bonfiglio segna il 3 a 1 e ritorniamo in prima categoria.
fonte:http://nicosianews.blogspot.com/
stagione 2006-2007
Edited by MCMLXVI - 1/11/2013, 08:53
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